Cinque domande chiave che il paziente può sottoporre al medico prima di un trattamento di medicina e chirurgia estetica.

Si tratta della campagna ‘E’ una questione di qualità‘, la prima istituzionale in Europa sull’importanza della qualità in ambito medico-estetico, promossa da Allergan Medical Aesthetic, una delle aziende sanitarie multispecialistiche più impegnate nello sviluppo e nella ricerca del settore, che si terrà in otto paesi europei per tutto il 2012.

Con un obiettivo preciso: informare i medici ed educare i pazienti a compiere le scelte più adeguate. Le domande, preparate da Allergan e da un pool di esperti, vertono su un dialogo costruttivo e consapevole tra i due interlocutori.

Sono: 1) quali prodotti usa e perché? 2) Questo prodotto è stato ampiamente testato e sperimentato? 3) E’ un’azienda di cui si fida e perché? 4) Quanto è diffuso l’uso di questo prodotto a livello mondiale? 5) Quanto è soddisfatto dei risultati ottenuti?

Le domande sono disponibili sul sito www.qualityiskey.com, formulato in quattro lingue: la sezione italiana sarà attiva a fine mese. Intanto la campagna pubblicitaria sulle testate femminili è partita in questi giorni, a breve sarà prevista anche sulla stampa specializzata, mentre materiale informativo verrà distribuito per tutto l’anno negli ambulatori medici, compresa la proiezione di un video nelle sale d’aspetto.

“Dopo il recente scandalo legato alle protesi PIP (Poly Implant Prothèse) il tema della qualità e della sicurezza dei prodotti e delle tecniche legate alla medicina e alla chirurgia estetica è diventato ancora più impellente – dice Giuseppe Sito, chirurgo plastico, docente a contratto di Anatomia Umana Normale Facoltà di Medicina e Chirurgia della II Università di Napoli e della Scuola Superiore Post-Universitaria di Medicina a Indirizzo Estetico dell’Agorà di Milano –

C’è confusione riguardo a un argomento dove l’informazione e la chiarezza dovrebbero essere alla base di ogni decisione. Il settore, invece, pullula di prodotti dalla provenienza incerta e non adeguatamente testata. Per non parlare di internet, dove si possono acquistare sostanze contraffatte, la maggior parte provenienti dalla Cina e dall’India, a prezzi stracciati, senza nessuna garanzia di sterilità e di purezza”.

 

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