Doppio Mento (pappagorgia)

doppio mento di donna giovane

Depositi di grasso localizzato che la pelle non riesce più a sostenere o perdita di tono e compattezza dei tessuti. Due varianti (talvolta abbinate), un solo inestetismo, che colpisce indistintamente uomini e donne: il doppio mento. Che, oltre a essere sgradevole da un punto di vista estetico, rischia di provocare scompensi psico-fisici: la riduzione del passaggio di aria inspirata nelle prime vie aeree, dovuta all’eccesso adiposo, può essere responsabile di scarsa concentrazione, sonnolenza, cefalee e disturbi da ipertensione arteriosa.

Dalla genetica alla dieta
Diverse le cause del doppio mento. Dalla componente genetica (anche persone magre e in forma possono ereditare il problema dalla propria famiglia) all’età, che porta con sè un fisiologico cedimento di muscoli e cute. Fino al sovrappeso, provocato, a sua volta, da un’alimentazione poco equilibrata: è naturale che il collo finisca per essere uno dei luoghi privilegiati di accumulo delle cellule adipose. Senza dimenticare la postura, che può contribuire ad aggravare notevolmente l’inestetismo.

È dimostrato, infatti, che chi trascorre per lavoro molte ore al computer o chi dorme con il doppio cuscino subisce un abbassamento anormale del mento verso lo sterno, che rischia di far rilassare la pelle, sviluppando nel tempo la cosiddetta “pappagorgia”.

La soluzione chirurgica
Se, dunque, il responso dello specchio non lascia adito a dubbi, che fare? Dieta, massaggi ad hoc e ginnastica facciale possono, nei casi specifici, fornire un valido supporto. Altrimenti l’unica soluzione valida è quella chirurgica.

Lo specialista deciderà come procedere a seconda della diagnosi. Quando il doppio mento si deve all’accumulo di tessuto adiposo nel collo, perfetta la liposuzione.

È un intervento ambulatoriale in anestesia locale, eventualmente associata a una blanda sedazione. Attraverso una incisione di circa 2 mm effettuata sotto il mento, il chirurgo aspira il tessuto adiposo in eccesso con una micro-cannula unita a un aspiratore meccanico, aiutandosi talvolta con altre apparecchiature ad hoc (ultrasuoni, vibrazioni, getti d’acqua…) per meglio sciogliere i grassi. In tal modo, riesce a ricreare l’angolo tra collo e mandibola, rimodellando la linea della guancia.

Fili di trazione
Doppio mento da perdita di elasticità della pelle? Si può puntare sull’impianto di fili di trazione riassorbibili di polidiossanone, mediante aghi sottilissimi e indolori, ricreando una sorta di rete sotto il derma. Ogni filo misura circa 3 cm e ne servono mediamente dieci per ogni area trattata. Il risultato si vede subito e dura fino a 6 mesi.

Non solo: dissolvendosi in maniera graduale, i fili stimolano la sintesi di nuovo collagene, a tutto vantaggio dell’elasticità e del turgore cutanei. Il trattamento è sicuro, non lascia tagli, nè cicatrici. Dopo 3-4 giorni di convalescenza, il paziente può tornare alla sua vita abituale.

La correzione del platisma
Se, invece, all’origine dell’inestetismo c’è anche il rilassamento del muscolo – il platisma, che riveste la parte anteriore del collo e si evidenzia con la presenza di due o più antiestetiche bande verticali sotto il mento – non resta che il lifting della zona.

Il chirurgo effettua la sutura delle due bande, a livello della zona sottomandibolare e anterocervicale alta, attraverso una piccola incisione praticata sotto al mento. Anche in questo caso, servono circa 4-5 giorni per eliminare le suture e riprendere tutte le normali attività. Le incisioni sono molto ridotte e quasi invisibili.
Entrambi gli interventi – impianto di fili e lifting del collo – possono essere associati, se necessario, alla liposuzione.