Double Layer Technique – Filler del volto

Care amiche e amici buongiorno. Eccoci con la consueta conversazione che ha come tema la bellezza. Cos’altro se non la bellezza? Che esiste sempre e da sempre in tempi cupi, in tempi meno cupi e in tempi buoni.

Occorre sempre pensare positivo e allora per pensare positivo guardiamo oggi (o immaginiamo) cos’è la double layer technique, letteralmente una “tecnica a doppio strato”.

Per chi di voi si è già sottoposto a qualche trattamento estetico, soprattutto ai filler del volto, avrà notato che qualche volta questi, quando vengono palpati soprattutto nella regione zigomatica o nella regione della linea mandibolare, assumono un’aria un po’ dura, non naturale, e non dal punto di visto estetico (perché sono sempre belli, proiettano e allargano lo sguardo) ma perché proprio al tatto, certe volte, sono un po’ duri.

Oggi abbiamo trovato un modo intelligente per migliorare sia la proiezione (ovvero la forma) sopratutto degli zigomi, sia la consistenza: la Double layer technique (la tecnica a doppio strato).

Iniettiamo in maniera indolore, in pochissimi minuti, una base più solida, più consistente, che deve durare di più e dare maggiore proiezione; si tratta di una base di tipo biodinamico, elastica, una base che segua i movimenti e le emozioni del volto; poi, subito al di sopra, iniettiamo un altro filler biodinamico meno consistente e più morbido che mimi la consistenza dei tessuti del volto, ovvero la morbidezza, oltre a quella che deve essere la naturale espressività del volto.

Non più mascheroni e visi innaturali, ma visi che seguono ancora, con l’elasticità che questi filler ci possono proporre, la bellezza del volto stesso con le sue emozioni, con la sua espressività e tutto ciò che ne concerne.

Vi auguro una splendida giurata e vi do appuntamento ala prossima volta. A presto.