I cosiddetti Fibro-Inestetismi di quel particolarissimo organo che è la pelle, sono principalmente rappresentati da Rilassamento tegumentario (o rilassamento “cutaneo”), Cicatrici (anche cheloidi), Retrazioni fibrose post-liposuzione e post- laser-lipolisi, Striae distensae (o “smagliature”).

I Fibro-Lipo-Inestetismi, sono invece rappresentati principalmente da Adiposità localizzate e Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica (“PEFS”, o “cellulite”, o “pelle a buccia d’arancia”, o “pelle a materasso”).

Nel caso dei Fibro-Inestetismi, sono auspicabili -in primis- il rimodellamento del tessuto fibro-sclerotico, la formazione di una nuova e valida microcircolazione locale, la attivazione delle cellule staminali locali e la “ricostituzione” del connettivo originariamente compromesso.

Nel caso dei Fibro-Lipo-Inestetismi, oltre a quanto elencato relativamente ai Fibro-Inestetismi, è anche auspicabile una lipolisi locale ovvero la diminuzione del pannicolo adiposo locale. Pochi sono gli approcci terapeutici provatisi efficaci per le condizioni sopra riportate, ed ancor meno quelli non invasivi. Di sicura efficacia, e non invasività, è la Cavitazione ad Onde d’Urto.

Le Onde d’Urto (o “Shock Waves”) sono impulsi acustici, e pressorii, di durata pari a μsecondi, in grado di produrre due distinti fenomeni: La formazione di “fronti d’onda” -che viaggiano alla velocità del suono nel mezzo in cui sono stati prodotti- e la “Cavitazione”.

I fronti d’onda si accavallano e, raggiunti i tessuti caratterizzata dalle alterazioni connettivali obiettivo del trattamento, producono una elevata forza di pressione, la quale determina la implosione di bolle di acqua, che si disgregano liberando micro-flussi, potentissimi, di particelle d’acqua, che letteralmente sgretolano il tessuto fibro-lipo-sclerotico.

La possibilità, odierna, di disporre di apparecchi per Cavitazione ad Onde d’Urto con manipoli specificamente progettati e realizzati, consente di mirare l’impiego di questi poderosi impulsi di energia, sì da indurre la cavitazione solo e selettivamente nello spessore delle zone tegumentarie -superficiali e/o profonde che esse siano-, facendo salva qualsiasi altra struttura situata fuori dalla portata d’Onda desiderata e scelta e quindi con la massima sicurezza e tranquillità per il paziente.

Le apparecchiature più sofisticate disponibili consentono la emissione d’Onde d’Urto planari ad alta energia, focalizzate, che si può dirigere a piacimento -anche attraverso l’impiego di debiti distanziatori- verso strutture site sino a 6 centimetri di profondità.

Si può anche, in alternativa e secondo le necessità, disporre di Onde d’Urto radiali, non focalizzate. In questo caso, vengono generati campi di pressione utili fino a 2.5cm.

La neoangiogenesi ovvero la nuova microcircolazione indotta da onde d’urto si riflette positivamente sul trofismo locale, consentendo miglioramento distrettuale del metabolismo, ed il drenaggio di fluidi e cataboliti.

La Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica, o “PEFS”, o, con termine più conosciuto, cellulite, colpisce mediamente lo 85% dei soggetti di sesso femminile. Interessa preferenzialmente le regioni in cui il pannicolo adiposo femminile maggiormente risulta sensibile alla azione estrogenica, ossia regioni glutee e cosce. Quivi, si estrinseca anzitutto uno esaltato potenziale liposintetico che  in  parte giustifica la caratteristica tendenza della pelle a formare gli avvallamenti della “buccia di arancia”. L’ipertrofia/iperplasia adipocitaria dello ipoderma, inficia l’interscambio microcircolatorio.

I fenomeni -coesistenti- di compressione e di dilatazione arteriolo-capillar-venulare e di quello linfatico, inibiscono il normale drenaggio dei tessuti, determinando la instaurazione di edema distrettuale localizzato e plurifocale.

Vengono a costituirsi dei veri e proprii “noduli” fibro-adiposi, la cui spessa “parete” fibrosa ne costituisce una barriera che non può non limitare, pesantemente, la capacità di interscambio metabolico dei lobuli adiposi con il torrente emolinfatico. La lipo-ipertrofia/iperplasia aggrava, per compressione, il deficit metabolico adipocitario.

La Cavitazione mediante Onde d’Urto rappresenta una metodica non invasiva e di sicura e comprovata efficacia nella PEFS di Stadio da I a III, pur se validi risultati possono venir conseguiti anche nello Stadio IV in fase precoce.

I documentati effetti benefici del trattamento mediante Cavitazione ad Onde d’Urto sono: