In un’epoca in cui medicina, ricerca e sviluppo tecnologico vanno di pari passo, non poteva mancare un’innovazione rivoluzionaria anche nel campo dei filler. Da anni infatti si cerca di creare il filler perfetto, ma in pochi si sono soffermati su come migliorare l’aspetto più temuto da pazienti e medici: la temutissima iniezione.
Si tratta, infatti, del momento più delicato di un trattamento di medicina estetica: una manovra sbagliata, un eccessivo trauma possono essere causa di ecchimosi ed edema (meglio noti come lividi e gonfiore), nonché dolore, complicanze molto temute dal paziente.
Molte, seppur desiderose di sottoporsi ad un trattamento che certamente migliorerà il loro aspetto estetico, desistono perché spaventate dalla siringa, uno strumento che ha terrorizzato intere generazioni.
Non sembra assurdo infatti che la siringa così come è stata inventata nel 1830 venga utilizzata ancor oggi quasi del tutto immodificata?
E’ proprio da questa idea che la ricerca Teoxane e Juvaplus hanno sviluppato un nuovissimo dispositivo che rivoluziona completamente il mondo dell’estetica e dei filler in particolare.
La Teosyal Pen, questo il nome della “nuova Ferrari” dei filler, è uno strumento di altissima precisione e tecnologia. Si tratta del primo dispositivo elettronico senza fili per l’iniezione di acido ialuronico.
La Teosyal Pen ha un design ergonomico e leggero e consente al medico di essere più preciso e delicato, di controllare l’iniezione ed iniettare esattamente il quantitativo di prodotto desiderato in maniera graduale e costante.
Essa è infatti dotata di due programmi a tre velocità diverse, grazie ai quali si ha un facile controllo su pressione e velocità. Questa tecnologia all’avanguardia è particolarmente importante per zone molto delicate, come quella orale, periorale e periorbitale, dove iniezioni molto precise ed omogenee sono fondamentali per un risultato naturale.
La Teosyal Pen annulla quasi ogni possibilità di errore o imprecisione. Inoltre le sue caratteristiche fanno si che il trauma dell’iniezione sia minimo e di conseguenza sia ridotto anche il dolore percepito dal paziente e la possibilità di complicanze post-trattamento.
Il risultato? Precisione quasi “artistica” per un paziente più tranquillo, soddisfatto e sicuramente più bello!