botox e lipo diventano una vanità maschile prof giuseppe sito

Trattamenti per non sudare o per apparire più giovani e magri. I chirurghi: triplicato il numero degli uomini nei nostri studi

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Negano anche l’evidenza. E arrivano a nascondere a mogli e fidanzate le sedute dal chirurgo estetico al quale chiedono di apparire più piacioni. E si giustificano sostenendo che ambienti di lavoro sempre più competitivi impongono di avere una immagine vincente. Benvenuti nel mondo della medicina e chirurgia estetica, frequentato con entusiasmo crescente da signori che al pari delle donne oscillano fra blefaroplastica per alleggerire lo sguardo, acido ialuronico e botox per distendere il viso, liposuzioni per asciugare fianchi e addome. I chirurghi estetici napoletani hanno almeno triplicato, in pochi anni, il numero di uomini che ricevono e trattano.

Vicenzo Argenzio lavora sulla vanità di pazienti che chiedono trattamenti non invasivi per affrontare il sole e uscirne non strapazzati. «Dunque botox, filler per riempire e contrastare la perdita dei volumi, magari dopo una dieta importante, e per avere un aspetto riposato senza strafare e senza effetti innaturali – spiega il dottore –. Gli uomini oggi curano se stessi per migliorare il proprio aspetto, avere appeal e un maggiore successo nel lavoro e nella vita sociale. È di gran moda il botox ascellare: sudare non è cosa che gratifica e avere la possibilità di non inumidire magliette o camicie mette a proprio agio. Poi ci sono i trattamenti per rigenerare il viso e, per il corpo, interventi con microonde. La carbossiterapia migliora la buccia d’arancia e la cellulitico e aiuta le donne ad arrivare in spiaggia più in forma».

Giuseppe Sito questa mattina sarà impegnato in un intervento di allungamento del pene, «che non ha risvolti funzionali, ma solo estetici – ricorda –. Il segno di una vanità degli uomini che è in crescita costante. Vengono in studio dicendo che vogliono una aggiustatina, non si fanno mai accompagnare da nessuno e hanno le idee chiare. Chiedono botulino, filler del mento – che, come diceva Moravia, quando non c’è ti prendono tutti po’ per scemo – qualcuno più coraggioso gli zigomi, le maniglie dell’amore e la blefaroplastica. I filler consentono di tornare alle proprie attività sociali subito e con un costo che va da 500 a 1.000 euro si affronta l’estate con più sicurezza».

Da Alfredo Fonzone gli uomini «fanno» gli occhi, il naso e la ginecomastia per togliere l’eccesso di grasso dalle mammelle. «E poi richiedono interventi al viso, mascherando la propria vanità con argomentazioni di tipo professionale — spiega il dottore —. Salvo poi controllare i dettagli e mostrarsi esigentissimi». Di questi tempi lui interviene solo su pazienti che conosce già. «Il caldo fa sbocciare pericolose forme di bipolarismo, vengono allo studio pazienti con richieste impossibili. Mi è capitata una donna che voleva crescere di tre centimetri in altezza e chiedeva zeppe nei talloni o un’altra che voleva spalline sulle spalle».

Eros Cocozza conferma che «il pubblico maschile è aumentato, sia perché si è un po’ sdoganato il tabù che vedeva solo le donne rivolgersi al chirurgo estetico, sia perché sono migliorate le tecniche per il viso, che si sono affinate sulle esigenze maschili. Una attenzione estrema all’estetica è anche quella di una clientela omosessuale che tiene moltissimo al proprio aspetto. Gli uomini — racconta il dottore — chiedono la lipoaspirazione nelle zone addominali e ai fianchi e il naso. Hanno la vanità femminile e il portafogli maschile. Sarà sessista come discorso, ma tanti hanno molta più disponibilità e la usano senza esitazioni». Tutti concordano sul caso Istanbul. Non c’è gara rispetto ai prezzi praticati in Turchia per il trapianto dei capelli. Una catena di montaggio alla quale si accede attraverso un viaggio «tutto compreso» che ha un costo che raramente supera i 2.500 euro. La metà rispetto all’Italia.