“Prevenire è meglio di curare”. Questa la tendenza, sempre più spiccata, della medicina estetica, che propone trattamenti mini-invasivi, in grado di prevenire un inestetismo, piuttosto che combatterlo quando già conclamato.
È il caso della biorivitalizzazione, una metodica decisamente soft, che non riempie le rughe (come i filler), nè le “stira” (come il botulino), ma punta a mantenere la giovinezza della pelle, migliorarne elasticità e turgore, contrastando i radicali liberi. Un ritocco consigliato
– a cicli regolari – tutto l’anno, ma soprattutto in autunno, per “rinfrescare” il viso (e non solo) dopo le “vessazioni” subite dai raggi Uv.
Lo specialista effettua una serie di microiniezioni di acido jaluronico molto fluido (cioè a peso molecolare minore rispetto a quello utilizzato per i filler) su superfici diffuse di viso, collo, décolleté, mani e interno braccia.
Queste infiltrazioni richiamano acqua nei tessuti, ripristinando il giusto livello di idratazione e stimolando l’attività cellulare che favorisce, a sua volta, la sintesi di collagene ed elastina. Si consigliano 5-6 trattamenti iniziali a distanza di una settimana, seguiti poi da due dopo un mese.
Tra una seduta e l’altra, si possono effettuare anche peeling o scrub esfolianti.
Un pool di sostanze rivitalizzanti
Se la pelle è particolarmente secca, stressata o provata dal sole, meglio optare per una biorivitalizzazione più incisiva, con micro-iniezioni a base di un cocktail composto da diversi ingredienti ad hoc. Dalle vitamine: A, B3, B5 B6, B12, che garantiscono l’equilibrio ottimale dei tessuti, C per promuovere la sintesi del collagene, oltre a esercitare un’azione schiarente ed E, dalle valenze antietà. Ai sali minerali (come il magnesio), in grado di incrementare il rinnovamento cellulare, e agli antiossidanti (il coenzima Q10, per esempio).
Fino a un pool di 28 aminoacidi, tra cui arginina, acido aspartico, cistina, glicina, serina, taurina, e triptofano, che accelerano le funzioni vitali della pelle. Al termine della seduta, si nota solo un lieve arrossamento, di rado piccolissime ecchimosi, che scompaiono nel giro di 24-48 ore.
La paziente può truccarsi subito e tornare alle normali attività, senza alcun effetto collaterale. I risultati saranno visibili a distanza di circa un mese. L’applicazione regolare di cosmetici nutrienti e ristrutturanti e una corretta integrazione alimentare completano gli effetti del trattamento.