Medicina estetica Primavera.
Primavera, tempo di restyling. Subito si pensa a come rimodellare seno, fianchi e glutei, combattendo, senza mezzi termini, cellulite e cuscinetti. Nessuno, però, si preoccupa delle parti del corpo – mani, piedi, ginocchia e interno braccia – più “nascoste”.
Anzi, si tende a lasciarle invecchiare… in santa pace, chiudendo un occhio, anzi due! Convinte che non siano loro a siglare l’età di una donna. Vero il contrario!
Basta, infatti, un’occhiata anche distratta a questi “dettagli”, per capire al volo gli anni e lo stile di vita di ognuna di noi. Meglio cambiare direzione. Ecco le soluzioni più innovative proposte dalla medicina estetica e dalla chirurgia plastica.
Mani più giovani
Scarne e con tendini e vasi sanguigni in vista? Il motivo è semplice. Con gli anni, diminuisce lo spessore del pannicolo adiposo sottocutaneo, già naturalmente scarso, mentre la pelle si assottiglia, diventa secca e atrofica.
Per ringiovanire le mani, si può ricorrere a una serie di micro-iniezioni lineari (a circa un centimetro una dall’altra) di acido ialuronico più o meno denso, a seconda che si voglia rivitalizzare i tessuti o riempire gli avvallamenti del dorso.
Nel primo caso, serve appunto una formulazione di acido jaluronico più fluida, in grado di ‘richiamare’ gradualmente acqua nel derma superficiale, creando nuove riserve e ristabilendo l’equilibrio idrico compromesso dal tempo. La pelle ringiovanisce, si distende e riacquista luminosità, tono e turgore.
Nel secondo, lo specialista utilizza, invece, jaluronico a più elevato peso molecolare, che può essere iniettato con il classico micro-ago o con una micro-cannula. Grazie a una leggera dose di anestetico, la lidocaina, aggiunta ai filler più evoluti, la paziente non avverte dolore, al massimo un leggero indolenzimento, di rado un piccolissimo ematoma: entrambi spariscono in qualche ora. Un ciclo completo comprende almeno tre sedute, a distanza di altrettante settimane.
Per chi invece volesse esclusivamente adoperare “ materiale autologo”, allora il grasso è il materiale più adatto.
La tecnica del lipofilling, sperimentataa da anni, utilizza il proprio grasso per rimpolpare le mani, con risultati a dir poco strabilianti!!!
Via le discromie
Problema macchie? Dovute all’età e alle eccessive esposizioni al sole, possono essere attenuate – se non sono molto visibili – con un peeling a base di acido retinoico e acido salicilico, da ripetere almeno tre volte consecutive. In caso di discromie più diffuse ed evidenti, c’è il laser.
L’importante è utilizzarne uno specifico, come il frazionato CO2 che in più “rinnova” i tessuti in modo soft. Attraverso un manipolo a fibre ottiche, produce migliaia di forellini negli strati profondi del derma, favorendo la progressiva sostituzione della pelle invecchiata e segnata con altra più giovane e sana, senza ustioni né danni ai tessuti circostanti.
Richiede un ciclo di 3-5 sedute, a 2-4 settimane l’una dall’altra. Il fastidio è alleviato da una pomata anestetica. Al termine, resta un forte arrossamento che sparisce nel giro di poche ore. Non è necessaria alcuna convalescenza, né cure particolari. Basta idratare e lenire la cute, proteggendola dai raggi solari per alcune settimane.
Piedi allo scoperto
Che escano o no allo scoperto, donano un tocco di sensualità in più al corpo femminile. Ma – ahimè – l’invecchiamento colpisce anche loro. I segnali? Dorso più scarno, la pelle sottile, grasso sottocutaneo meno spesso, vene e tendini più evidenti.
Per ringiovanirli, ancora una volta, servono microineizioni di acido jaluronico (in genere fluido) in grado di ripristinare l’equilibrio idrico nei tessuti. Non usando, però, la siringa tradizionale, ma una speciale “penna” munita di un minuscolo ago. Si chiama Injector e permette di distribuire il prodotto a tappeto anche su zone estese, rilasciando piccolissime gocce, tutte uguali, che si comportano come micro-spugne. I risultati sono migliori se il trattamento è abbinato a un peeling specifico e a un impacco di crema restitutiva ed elasticizzante.
Ginocchia “nuove”
E le ginocchia? Dopo i 40 anni, tutte le donne tendono ad accumulare qui un po’ di grasso. In questo caso, efficace una micro-liposcultura, effettuata in ‘day surgery’. I vantaggi: la pelle delle ginocchia è molto sottile ed elastica e quindi si adatta con facilità al nuovo assetto, mentre le micro-cicatrici sono nascoste dalle pieghe naturali. Due le zone interessate dall’intervento: l’interno del ginocchio e la parte inferiore.
L’importante è che il chirurgo utilizzi cannule molto piccole e aspiri il grasso con delicata precisione, per evitare disomogeneità e danneggiare i capillari, rendendo i tessuti atrofici.
E se la pelle è in caduta libera? In un primo step, ideale la sinergia tra due tecniche: un ciclo di soft peeling combinato alternato ad altrettante sedute di bio-rivitalizzazione, a base di microiniezioni di acido ialuronico. Non basta? Ideale la radiofrequenza!